Una panoramica sul type design dai primi del ’900 agli anni ‘70. Nel mare magnum del variegato mondo delle font, questo progetto si pone l’obiettivo di conoscere, approfondire e riscoprire, perché no, i caratteri fondamentali e “intramontabili”, anche attraverso la storia di chi li ha disegnati.
Data una selezione di caratteri tra i più significativi del periodo di riferimento –tratti dall’autorevole fonte “The visual History of Type” di Paul McNeil– l’indagine inizia con un approfondimento storico sui loro progettisti, per aprirsi all’osservazione del disegno delle lettere. Valorizzare il passato e attualizzarlo al Contemporaneo seguendo un approccio attento e consapevole all’uso del carattere, è la chiave per fare del buon design.
Il fluido ed accurato Forma (1966-1967), sans-serif, frutto della collaborazione di Aldo Novarese con una squadra di grafici stellati di scuola milanese, composta da Franco Grignani, Giancarlo Iliprandi, Bruno Munari, Ilio Negri, Till Neuberg, Alfredo Oriani e Pino Tovaglia, che la Nebiolo volle istituire per vincere, purtroppo senza lo sperato successo, la concorrenza straniera dell'Univers di Adrian Frutiger (del 1957 per Deberny & Peignot) ma soprattutto quella di Helvetica (entrambi i type derivati dall'Akzidenz Grotesk), il carattere creato da Hoffmann e Miedinger per la Haas, sempre nel 1957, tuttora leader incontrastato sulla piazza internazionale.
Purtroppo il progetto del carattere Forma, ad opera del team di grafici, che aveva preso il nome di Nebiolo Research Group, si è rivelato un esperimento non riuscito.
fonte: https://www.doppiozero.com/materiali/aldo-novarese-il-piu-grande-creatore-di-font

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